L'Italia Mensile

PAMELA TESTA (ITALIA LIBERA ROMA): DIRITTI E RESIDENZA PER TUTTI.

Oggi giornata davvero brutta per il movimento della lotta per la casa.

Chi da anni manifesta, occupa, fa picchetti, si ritrova sotto i ricatti del Sindaco Gualtieri e dell’assessore Catarci, espressione – non del popolo e delle sue lotte sociali – ma della peggiore sinistra riformista, radical chic, annidata nei salotti e nei palazzi del potere.
Amica di capitalisti, palazzinari, padroni e speculatori.

Oggi il “regime romano” ha accontentato solo le false opposizioni, quelle al guinzaglio del Campidoglio.

Dopo anni di emarginazione sociale, dovuta all’infame decreto Lupi – che non permetteva di prendere la residenza ai “senza titolo” – oggi arriva una decisione forse più infame del decreto Lupi stesso, che va a dividere il popolo degli occupanti.

La residenza?
Da domani alcuni occupanti potranno averla!

Quali?
Quelli simpatici ad Action e quelli coccolati e addomesticati dall’ amministrazione comunale.

Non potranno averla chi condannato per mafia e spaccio e – udite udite – i filo-fascisti!

Tanto per fare contenti i legalisti securitari sia di destra che di sinistra (che povera gente occupi, magari si può tollerare, ma che lo facciano i “delinquenti” è troppo!).

E tanto per fare contenti pure gli antifascisti democratici!

Uno scandalo!
Perché un pregiudicato non dovrebbe accedere ad un diritto sociale?

Se una persona sbaglia e paga, perché non dovrebbe avere gli stessi diritti di altri cittadini?

Si ripropone, così, in salsa sinistride riformista, il peggior andazzo “legge ed ordine”, tanto usato ed abusato non solo contro chi è spinto dalle condizioni materiali fuori dalla legalità borghese, ma anche contro i movimenti di lotta degli sfruttati.

Poi, che significa quel filo-fascista?
Chi sarebbero gli occupanti filo-fascisti?

Ricordiamo sommessamente che storicamente con il termine “fascista” sono stati additati anche tutti quei movimenti veracemente di classe, che avevano per la sinistra riformista il torto enorme di essere contrapposti realmente al capitale.
E la stessa accusa, del resto, è stata nel tempo attribuita alle aree politiche alla sinistra del Pci.
Come non ricordare i moti contro i sindacati venduti degli operai di Torino del ’62?
O le accuse di “diciannovismo” e fascismo ai danni dell’Autonomia Operaia?
Ed addirittura agli stessi movimenti di lotta per la casa degli anni ’70?

Tutti quegli sfruttati, romani e non romani, che da un paio di decenni non votano più i progressisti ed i democratici, che non si riconoscano nella falsa sinistra che sfrutta e sfratta?

Chi sarebbero per Gualtieri e Catarci i non meritevoli di resistenza?
Quel popolo romano che ha voltato le spalle ai vampiri del proletariato e ai traditori del popolo?

La lotta per la casa continua!
Senza divisioni, senza compromessi che vendono occupanti e senza casa come noi, magari solo più sfortunati e con la fedina penale più sporca.
Ed anche senza divisioni razziali, rigettando la guerra fra poveri, fomentata sia dalla sinistra riformista che dalla destra.

Continua con tutte le forze sociali, con i patrioti e i socialisti, con i proletari delle periferie, con i dissidenti ed i resistenti, con le famiglie e i precari, anche con i pregiudicati.

Contro banchieri e palazzinari, perché Roma non si vende e si difende.

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