L'Italia Mensile

Tre notizie dal mondo…

Spagna, Norvegia e Irlanda per la Palestina

Spagna, Norvegia e Irlanda hanno dichiarato che riconosceranno lo Stato della Palestina.
Ad annunciarlo sono stati i capi di governo dei rispettivi Paesi, da tempo critici nei confronti della condotta di Israele nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania.

Riconoscere uno Stato in quanto indipendente significa di fatto l’avvio anche le relazioni diplomatiche ufficiali: ciò significa che i due Stati si scambiano gli ambasciatori e altro personale diplomatico, così da mantenere i rapporti e dare vita al dialogo tra i governi.

Riconoscere la Palestina però non ha solo un valore politico, ma anche simbolico.

Più di 140 Paesi membri delle Nazioni Unite hanno riconosciuto la Palestina in quanto Stato indipendente, ma gli Stati Uniti e la maggior parte dei Paesi dell’Europa occidentale – compresa l’Italia – non lo hanno fatto, dato che sostengono che il riconoscimento dovrebbe essere ottenuto attraverso dei negoziati tra israeliani e palestinesi, e quindi la piena attuazione della soluzione a due Stati.

I governi di Spagna, Norvegia e Irlanda hanno spiegato che il riconoscimento della Palestina serve proprio per giungere alla piena applicazione della soluzione a due Stati.

Solo la Spagna però ha già fornito una data precisa, chiarendo che il riconoscimento verrà formalizzato il 28 maggio.

Green o Oil?

Secondo il rapporto Big Oil Reality Check, se le 8 principali aziende petrolifere non riducono le proprie emissioni, la temperatura globale potrebbe salire fino a 2,4°C.

Secondo il rapporto Big Oil Reality Check, che valuta l’impegno di otto compagnie petrolifere rispetto ai 10 criteri che rappresentano il minimo indispensabile per allinearsi all’accordo di Parigi, ogni azienda è stata considerata “gravemente insufficiente” o “insufficiente” sulla maggior parte dei parametri presi in esame e non si è dimostrata finora in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati. In particolare, tre società (Chevron, ConocoPhillips ed ExxonMobil) sono “gravemente insufficienti” – la valutazione più bassa – su tutti i criteri.

Gli attuali piani di estrazione di petrolio e gas di queste 8 società sono coerenti con un aumento della temperatura globale di oltre 2,4°C.

Se queste 8 aziende non dessero una svolta ai loro piani, da sole sarebbero responsabili del 30% delle emissioni che possiamo permetterci di rilasciare in atmosfera per limitare l’aumento della temperatura globale al di sotto di 1,5°C.

La tirannia del pensiero unico dominante

Il partito francese Rassemblement National (RN) ha annunciato di voler prendere le distanze dal partito tedesco Alternative für Deutschland (AfD).

La decisione è stata presa a seguito di alcune dichiarazioni sulla storia tedesca del secolo fatte qualche giorno fa da Maximilian Krah, capolista dell’AfD alle elezioni europee.

Nei giorni scorsi il quotidiano italiano La Repubblica e il quotidiano britannico Financial Times avevano pubblicato delle interviste in cui Krah sosteneva che non tutti i membri delle SS avrebbero dovuto essere considerati “automaticamente” dei criminali di guerra.

Dopo queste dichiarazione Marine Le Pen ha deciso di prendere le distanze da AfD.

Anche la Lega di Matteo Salvini ha seguito la leader francese nella rottura con i tedeschi.

La Krah non ha lasciato il suo posto da capolista per le europee, dato che in Germania si vota su liste bloccate, e probabilmente Krah verrà comunque eletto al Parlamento europeo.

Nessuno può osare mettere in discussione il pensiero unico dominante e politicamente corretto.

Poca importa che Afd sia contro la guerra e voglia la pace, quello che conta è il pensiero ed il giudizio storico su fatti e persone del secolo (millennio) passato…

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