L'Italia Mensile

Superare Tutte Le Ideologie E I Veleni Del ‘900, Superare Quell’Antifascismo Che È Ancora Strumento Di Divisione E Di Odio Tra Il Popolo.

Superare Tutte Le Ideologie E I Veleni Del ‘900, Superare Quell’Antifascismo Che È Ancora Strumento Di Divisione E Di Odio Tra Il Popolo.

di Giuliano Castellino

Siamo stati i primissimi, di fronte all’offensiva del Great Reset, a fare i conti col ‘900 per ricercare l’unità popolare contro il golpe globale e la tirannia tecno-sanitaria.

Abbiamo ripiegato le nostre bandiere nere e ci siamo opposti a quelle rosse per sventolare il solo Tricolore, simbolo di unione nazionale e lotta di popolo.

Per meglio farci capire, abbiamo detto che era tempo che Don Camillo e Peppone facessero pace, che era giunto il momento che le “due Italie”, divise ad arte dall’oppressore mondialista, facessero pace e tornassero a fare fronte unico.

L’Italia della Fede e della nazione doveva abbracciare l’Italia del lavoro, della giustizia e dei diritti sociali, in una sorta di “peronismo” tutto italiano, di “guevarismo cristiano”, che potesse davvero essere PENTECOSTE DI LIBERTÀ!

Ci siamo abbracciati con tutti i connazionali, senza chiedere da dove provenivano, abbiamo diviso piazze e lotta, in questi 30 mesi, con nuovi fratelli e con loro costruito una comunione di resistenza senza precedenti, edificando un fronte del dissenso, ampio e plurale, che ha abbattuto muri, veti incrociati e pregiudizi “anti” di ogni natura.

Non ci sono stati opposti estremismi, abbiamo superato destre e sinistre, SIAMO STATI UNA GRANDE RESISTENZA NAZIONALE E POPOLARE, contro la narrazione del Covid, contro la guerra della Nato, contro il piano di resilenza ed oggi contro la transizione ecologica, nuovo cavallo di Troia globalista.

Unica opposizione al transumanesimo e alla società del controllo.

Ma un veleno serpeggia ancora tra di noi.
Quello dell’antifascismo.
Perché se da un lato siamo stanchi della retorica neofascista, che ci siamo lasciati volentieri alle spalle, se non vogliamo più sentire parlare di uno stucchevole e reazionario anticomunismo, combatteremo sempre il veleno antifascista, virus, questo si reale e letale, che da decenni fa vittime e uccide proteste e unità di popolo.

Pensavamo fosse un’arma del regime o del mainstream, invece questo virus sta entrando anche nel mondo del dissenso.

Questo non va bene.
Significherebbe diventare come quelli che diciamo da combattere da 30 mesi…
Caro Toscano, cara Alternativa, cari nostalgici del “dividi et impera”, con la resistenza non si scherza.

Stavolta vi prendiamo a pedate nel sedere…

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