L'Italia Mensile

Quello che i media non raccontano sulla guerra in Ucraina.

di Fabio C. Maguire

Che la controffensiva ucraina non abbia raggiunto, dopo oltre un mese di combattimenti, i risultati sperati è cosa evidente e conclamata.
Sembra addirittura che Kiev abbia preso una pausa sul campo per poter rivedere le strategie, sondare il territorio e riorganizzare le forze in vista di un ultimo attacco.
Insomma, dopo intense settimane di scontri, il contrattacco tanto atteso dall’Occidente si è rivelato un totale fallimento con migliaia di soldati ucraini mandati a morire per niente.

Il fronte si è trasformato in un cimitero a cielo aperto e a confermarlo sono gli stessi ucraini in trincea, i quali hanno parlato del terribile e pungente odore provocato dalle centinaia di cadaveri ammassati per i campi.
La guerra è diventata un mattatoio per il fiore della gioventù ucraina, mandata a morire per servire gli interessi di chi dell’Ucraina fondamentalmente non è mai fregato nulla.
E se negli autorevoli giornali occidentali, BBC, Reuters, The Guardian, Washington Post, The Times, una piccola conferma della disfatta militare arriva, in Italia tutto tace.

Anzi la televisione italiana continua a parlare di successi e di una “lenta ma significativa avanzata ucraina”, nascondendo alla gente il vero volto della politica militarista del governo nostrano e delle conseguenze prodotte dalla linea di fermezza e di intransigenza scelta dalla Meloni riguardo alla crisi in Ucraina.
In Italia forse pensano che la guerra sia un gioco e per questo continuiamo a mandare armi su armi, a investire in nuovi carri armati, a morire lentamente suicidi per le sanzioni alla Russia, a spendere miliardi per nuove attrezzature militari mentre in tutto questo il paese va affondo.
E come se non bastasse dalla difensiva i russi sono passati all’offensiva, registrando non scontati successi nel fronte nord in direzione Karkhov.
Infatti, sono arrivate dichiarazioni allarmanti dall’addetto stampa del gruppo orientale delle forze armate ucraine, Sergey Cherevaty, che ha affermato di una insolita e molto potente concentrazione di truppe nella direzione di Liman-Kupyansk delle forze della Federazione Russa.

Dai primi resoconti si parla di oltre 100mila uomini, più di 900 carri armati, 550 sistemi di artiglieria e 370 sistemi di razzi a lancio multiplo.
E in questa stessa direzione, dove da diversi giorni i russi stanno avanzando, le forze ucraine indietreggiano in una ritirata che potrebbe lasciare la strada libera all’esercito russo per riconquistare i territori persi nella controffensiva dell’estate dell’22, per arrivare poi, senza troppe fatiche, alle porte di Karkhiv.

Ma i russi, nonostante dovesse essere la controffensiva ucraina, si muovono anche in altri settori, come nel caso della miniera di Trudovskaya.
In questa parte del fronte hanno lanciato un attacco improvviso con unità corazzate, facendo irruzione nel complesso minerario situato a pochi chilometri da Maryinka.
Da quanto riferito da fonti russe la struttura dovrebbe essere stata totalmente conquistata, registrando un’avanzata totale dell’esercito di 800 metri.

La perdita di questa postazione complicherà seriamente le azioni ucraine sul fronte da Maryinka a Krasnogorovka.
Intanto, sul fronte Zaporozhye, nel sud del paese, dove la controffensiva si è maggiormente concentrata per numero di personale coinvolto e per l’intensità dei scontri, i soldati ucraini si arrendono in massa dopo aver ripetutamente tentato in vano di sfondare le linee russe.
Ma tutto questo, nelle televisioni e nei giornali nazionali, non lo vedrete e leggerete mai.

L’ipocrisia dei media e del governo italiano sono imbarazzanti, la gente dovrebbe sapere cosa l’Italia sta finanziando e cosa sta sostenendo: in poche parole un massacro di giovani ucraini.

Sedersi al tavolo e trattare con Mosca e Kiev è l’unica soluzione per porre fine a questa mattanza che i nostri media deliberatamente occultano e distorcono.

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