L'Italia Mensile

Milano, Genova, Roma, Palermo: come può uno scoglio arginare il mare…

Erica Pella (Italia Libera): Roma chiama, Milano risponde.
Sabato 28 maggio tutti in piazza contro Ztl e Great Reset!

Sabato 28 maggio saremo in Piazza a Milano con Ancora Italia e il popolo del dissenso.

Roma chiama, Milano risponde.
Con la volontà di risvegliare tutta la resistenza nazionale contro Ztl, Great Reset e Tirannia Green!

Il popolo unito non conosce sconfitta, oggi ancora una volta siamo chiamati all’unità, alla mobilitazione, alla resistenza.

Contro vecchie e nuove emergenze.
Contro il capitalismo 4.0…
Per la Patria, il lavoro e la libertà!

Barbara Rolletti (Italia Libera Liguria): Sostenere evento contro la guerra

Giovedì 25 maggio alle ore 18.45 saremo a Genova per sostenere l’iniziativa di pace e verità organizzata da Ancora Italia e altre forze del dissenso.

Saremo alla proiezione del Docufilm “Ucraina l’altra guerra”, perché Genova dice no alla guerra, non alla terrorismo internazionale della Nato, no ad ogni forma di imperialismo.

SABATO 27 MAGGIO, DALLE ORE 17:
ROMA CHIAMA.
PALERMO RISPONDE!

NO ZTL!
RESISTERE AL GREAT RESET

Il piano è unico, siamo tutti nella stessa barca.

Impoverire la popolazione, controllo sociale e trasformare le città in ghetti. Italia Libera non ci sta!

Siamo scesi in piazza ogni qualvolta la dignità umana ed i diritti civili venivano violati e continueremo a farlo, ecco perché Roma chiama Palermo e la Sicilia risponde.

L’intero stivale è legato in una morsa da cui potrà liberarsi solo se reagirà e per farlo occorre il contributo di tutti. Non facciamci più cogliere di sorpresa, il piano è chiaro e non riguarda solo qualcuno.

Oggi siamo tutti romani, domani saremo tutti palermitani e così via ma l’obiettivo è solo uno… avere un’Italia Libera, per il popolo, sana e fiorente.

Vi aspettiamo, la gente come noi non molla mai!

CASTELLINO (UOMO LIBERO E DI POPOLO IN PRIMIS): QUANTA PAURA VI FA IL VERO E NON CONTROLLATO DISSENSO

Ennesimo divieto contro la mia persona per domani.

Dal 2021 sono sottoposto a sorveglianza speciale con obbligo di chiedere autorizzazione per partecipare a manifestazioni pubbliche, alla faccia dei valori democratici e della tolleranza tanto sventolati dai signori del sistema.

Conte, Draghi, Meloni: tre governi la stessa repressione e criminalizzazione.

In nessun’altra nazione esistono provvedimenti di questo genere, tirannidi e liberticida, che soffocano il libero pensiero e la libertà di espressione.

Solo io in Italia sono sottoposto ad un regime di sorveglianza di questa portata.

Ogni mobilitazione c’è una scusa per tenermi lontano dalle piazze.

Dopo aver vietato per problemi di opposti estremismi, puntualmente smentiti dai fatti e dal calore delle borgate dove siamo impegnati…
Dopo aver paventato la vicinanza con i “palazzi del potere”…

Dopo aver messo in mezzo organizzatori e promotori contrari, mai pronunciati in questa direzione…

Ecco che Questura e regime calano la maschera!

I tiranni del sistema hanno paura solo del vero e non controllato dissenso.

Hanno paura del 9 ottobre…
Dello spirito del 9 ottobre, di quella Pentecoste di Libertà che ha infiammato Roma di libertà.

Quella Piazza, Piazza del Popolo, di nome e di fatto, che ha unito oltre 100.000 cuori, in quella che fu festa di rivoluzione!

Il 9 ottobre, che troverà verità e giustizia anche nelle sorde e grige aule di tribunale, non è solo una data, è un’onda che ha travolto politici e politica, destra e sinistra, il 900, il passato, le utili divisioni fomentate per decenni dal regime, gli anti ed veti!

Il 9 ottobre è “NOI SIAMO IL POPOLO!” urlato più volte da quella Piazza.

Il 9 ottobre è “LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!”, diventato l’inno della resistenza.

In questo ultimo divieto non sono io a perdere.
Non siamo noi a perdere.

Ma coloro che vietano.
Sconfitti dalla paura di quel dissenso che hanno preso a manganellate, che hanno tentato di uccidere investendolo con i loro blindati, che hanno travolto con odio ed idranti, eppure è ancora qua!

Quella resistenza che hanno ammanettato, rinchiuso nelle patrie galere, tenuto lontano da affetti e familiari, che hanno criminalizzato e messo alla gogna mediatica, che è ancora forte e vivo.

Il regime sa chi può far giocare e chi tenere sotto pressione e divieti.

Sa chi sono i burattini ed i burattinai, i venduti ed i facili al compromesso.

Meglio coccolarsi i Paragone e i Rizzo, gli amici di Azov e quelli di Speranza…

Ma noi siamo ancora qua!
Sguardo fiero e rivolto verso il popolo!

NON SI FERMA IL VENTO CON LE MANI!

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