L'Italia Mensile

Mentre la Nato ci porta alla guerra, i popoli europei gridano “Casa, Lavoro, Stato sociale!”

Da Londra a Parigi è mobilitazione popolare. Anche in Italia la resistenza è viva…

Giuliano Castellino

Le notizie che tv e giornali mainstream non daranno mai…

In Inghilterra e in Francia milioni di cittadini sono in piazza contro i loro governi liberali e liberisti al soldo del capitalismo internazionale e della Nato.

A Londra decine di migliaia di persone hanno manifestato contro inflazione, carovita e bassi salari.

Immagini che nella capitale britannica non si vedevano dai tempi della Tacher.

Stesse scene in Francia.

“Macron sei fottuto, tutto il popolo è in strada”.
Questo uno dei striscioni che ha aperto una delle gigantesche manifestazioni contro l’innalzamento dell’età pensionabile a 64 anni.

Parigi, Marsiglia, Bordeaux, Nantes sono in mobilitazione generale e lottano per difendere le loro pensioni.

La situazione sta diventando drammatica anche in Italia.
Il reddito di cittadinanza è stato attaccato dal governo ed il lavoro continua ad essere un miraggio.

Disoccupazione e precarietà continuano a farla da padrone, così come i salari rimangono da fame.

Anche la casa è finita sotto il mirino della finanza e della speculazione.

Si chiamano in gergo “procedure cautelari”, prevedono l’ipoteca preventiva sugli immobili che hanno beneficiato dei bonus 110% e 90%.
L’ipoteca serve a garantire banche, Agenzia delle Entrate etc.

E gli italiani si ritrovano in emergenza abitativa e con la casa “pignolata”.

Se a questo aggiungiamo l’aumento del tasso dei mutui variabili – schizzato anche al 5% – il “dramma casa” sembra essere dietro l’angolo.

E se con una mano il governo Meloni sembra smantellare quel poco che resta del walfare (reddito, lavoro, casa, pensioni e sanità…), con l’altra continua a spendere soldi pubblici per le guerre americane.

Nonostante il 55 per cento degli italiani si dice contrario all’aumento delle spese militari al 2 per cento del Pil, come annunciato dal Ministro della Difesa, Crosetto, il governo va spedito in questa direzione.

Altro che sovranismo, la destra serva della Nato, si inginocchia a Washington e Bruxelles e strozza gli italiani.

Ieri a Torino, Milano, Verona, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari centinaia di dissidenti si sono mobilitati contro il pensiero unico dominante, la guerra e per rilanciare la lotta di liberazione.

Per sabato 11 febbraio grandi mobilitazioni sono previste contro la visita a Sanremo di Zelensky e fuori le sedi regionali RAI.

La resistenza italiana deve iniziare a prendere coscienza di classe, di popolo e di patria, non cadere più nello scontro destra – sinistra e lavorare per costruire un nuovo dissenso a difesa della pace, del lavoro e della giustizia sociale.

Chi non lavora in questa direzione è nemico del popolo e amico degli sfruttatori.

Solo l’unità dei dominati contro i dominati può restituire speranza ai popoli.

Per un grande e plurale movimento di liberazione nazionale…

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