L'Italia Mensile

La sinistra radicale: né con Putin né con la Nato… ma col PD.

Per oltre dieci anni, dal 2014, da quando Kiev ha attaccato la popolazione del Donbass, ci siamo chiesti quasi ossessivamente perché la sinistra radicale non prendesse una posizione chiara e senza ambiguità contro le guerre e le destabilizzazioni USA-NATO a sostegno degli aggrediti.
La risposta era molto semplice e l’ho sempre avuta sotto gli occhi. Grazie al corteo di sabato è stata fatta chiarezza in maniera inequivocabile.

Stavano e stanno col PD!
Quel PD che con finanziamenti pubblici ha arricchito e continua ad arricchire centri sociali, cooperative e movimenti per la casa.
Anastetizzando e controllando l’antagonismo.

Quindi, da una parte abbiamo le destre, da quelle istituzionali filo Nato a quelle radicali che stanno con Azov, dall’altro abbiamo le sinistre al soldo del PD e dei confederati.

Sveglia Giovani!
Sceglia Studenti!
Un appello a tutti gli antagonisti!

Nè con Caradonna, né con Lama!
Né Meloni, né il PD e la Cgil!
Nessun ritorno al passato!

Contro la destra e la sinistra.
Per la pace, con il Donbass, viva Putin; contro la Nato, l’imperialismo e il capitalismo!
Per il lavoro e la giustizia sociale.
Per l’unità di popolo contro leggi liberticida e manganelli!
Contro strategia della tensione e opposti estremismi, per un grande fronte di liberazione nazionale.

Contro chi gioca col passato.
Per assaltare il futuro!

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