L'Italia Mensile

CASTELLINO (ITALIA LIBERA):

Sono giorni che La Repubblica attacca la mia persona per la mia presenza a Primavalle…

Premetto che vado ovunque sono ben accetto, ma nel caso specifico a Primavalle ci sono nato e cresciuto.

Repubblica continua a scrivere Giuliano Castellino di Forza Nuova, sapendo benissimo che da oltre un anno non sono più di Fn e da tempo ho intrapreso un percorso diverso.

Ma questi pennivendoli che vogliono una mia sconfessione?

Mi spiace, sia chiaro a Repubblica e a tutti gli altri, nessuna presa di distanza dal mondo politico da dove provengo.

Ho deciso e abbiamo deciso di lasciare Fn per un percorso militante, politico e culturale anti-ideologico e popolare, non perché “pentiti” di qualcosa.

Noi siamo per andare oltre la destra e la sinistra, per un plurale fronte di liberazione, ma non aspettatevi fango contro militanti ed attivisti con cui ho condiviso anni, vita e militanza (processi e galera).

Non solo, se da un lato non prendo nessuna distanza da Fn – pur rivendicando la strada di ITALIA LIBERA, nuova, popolare, contro il 900, sintesi tra varie forze, che coniuga Patria e Socialismo, Croce, Tricolore e lotta di classe tra dominati e dominanti – rivendico con orgoglio le lotte fatte con i “camerati”.

Rivendico le lotte per la casa e i quartieri, quella contro la tirannia sanitaria e l’apartheid del Green Pass.
Quelle sociali sempre a difesa del proletariato.

Me ne frego (vi piace se uso questo motto? Così potete continuare a scrivere Castellino fascista!) di Repubblica e del mainstream che utilizzano categorie politiche per attaccare e criminalizzare, senza fare nessuna analisi e lontani dalla realtà.

Non solo vi dico questo, aggiungo: se devo scegliere tra camerati bravi ragazzi, proletari, ribelli e antagonisti e una compagneria molto amica di toghe e Polizia, sempre pronta a fare la spia, a puntare il dito e a farsela con i salotti radical chic e i palazzi del potere, mi tengo stretto i primi.

Se da un punto di vista politico e militante sono contro la destra e la sinistra, per una nuova fase anti-globalista ed anti-capitalista, se mai potrò stare con chi sostiene la Nato, l’Ucraina e Azov, oppure Macron in Francia, il modello antropologico da dove provengo, impregnato di onore, coraggio, lealtà, nessun collaborazionismo col sistema sarà sempre faro e punto di riferimento.

A livello di carattere su questi valori ci siamo ritrovati anche con chi proviene da altre esperienze militanti, ci mancherebbe!
Militanti liberi e ribelli ce ne sono anche tra chi per anni è stato su altri fronti,
ma oggettivamente sono rarità tra le sinistre varie.

Se ne facciano una ragione i servi del regime che scrivono baggianate.

È proprio questa la nostra forza… il carattere di chi mai si è nascosto e la volontà di riportate, col Tricolore, la lotta di classe tra gli sfruttati, gli oppressi, i dominati…

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