L'Italia Mensile

Vilnius: il vertice della NATO non da garanzie all’Ucraina.

di Fabio C. Maguire

Vilnius ha ospitato i rappresentati dei 31 Stati membri dell’Organizzazione del Nord Atlantico, per il 33° vertice dell’Alleanza.
Dall’incontro di Madrid, 2022, le prospettive belliche sono radicalmente cambiate.
Se Madrid prefigurava una sconfitta strategica della Russia, in particolare dopo la vincente controffensiva estiva dell’esercito ucraino, a Vilnius, l’Alleanza dovrà rivisitare i suoi piani ed affrontare le difficoltà nel tradurre la volontà politica in realtà tangibile.
L’ingente sforzo della NATO per equipaggiare ed armare l’esercito di Kiev non ha prodotto i risultati sperati.
Il presente contrattacco ucraino non è stato in grado di scalfire le linee difensive dell’esercito russo, rivelandosi un completo fallimento politico e militare.
La NATO dovrà capire come risollevarsi da questa battuta d’arresto, considerando che molti dei partner europei iniziano a manifestare una “stanchezza da Ucraina”.

La sconfitta militare di Kiev sembra aver spostato l’interesse di diversi Stati membri dall’obbiettivo irrealistico di sconfiggere strategicamente la Russia ad uno quantomeno verosimile di raggiungere una cessazione del conflitto, per interrompere la distruzione dell’Ucraina, la morte dei suoi cittadini e per preservare il paese come Stato nazionale.
Sembra che la NATO stia perdendo interesse per l’Ucraina, o meglio non sembra una partita su cui conviene continuare a puntare.
Il fronte interno dell’Alleanza è abbastanza eterogeneo, diviso tra chi sostiene un’adesione rapida e semplificata di Kiev, come Lettonia, Polonia, Lituania, e chi considera prematuro il suo ingresso nel blocco atlantico, come Stati Uniti e Germania.

L’Ucraina si sta rivelando un problema più grande del previsto, un fattore di disturbo e disaccordo che sta evidenziando l’impotenza della NATO nell’intraprendere scelte che possano modificare significativamente l’attuale traiettoria bellica.
Il Presidente Zelensky, presente al vertice, si è mostrato particolarmente deluso ed irritato per la mancata offerta di garanzie di sicurezza e di un percorso celere e semplificato per l’adesione dell’Ucraina.
Zelensky ha detto che sarebbe “assurdo” se i leader della NATO non offrissero un piano all’Ucraina, che sta spingendo per essere rapidamente ammessa nell’Alleanza.
“È senza precedenti e assurdo quando non viene fissato un lasso di tempo, né per l’invito né per l’adesione dell’Ucraina”, ha dichiarato il Presidente ucraino.

“È lecito aspettarsi una pletora di giri retorici e di prese di posizione da parte dei membri della NATO, ma il fatto è che la vera missione del vertice di Vilnius è quella di trovare il modo migliore per ottenere un atterraggio morbido rispetto alle finalità e agli obiettivi non raggiunti stabiliti l’anno scorso a Madrid,” ha affermato Scott Ritter ex ufficiale dei servizi segreti del Corpo dei Marines degli Stati Uniti.

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