L'Italia Mensile

Palestina e Iran dietro l’operazione: ora Israele è più debole.

di Fabio C. Maguire

L’operazione della Resistenza palestinese deve essere stata studiata ed elaborata con scrupolo da molto tempo.
I palestinesi hanno dimostrato di sapere dispiegare un gran numero di forze sul campo, di combattenti preparati e determinati.
L’assalto ad Israele e gli importanti successi dei palestinesi, che rapidamente hanno liberato diversi insediamenti e neutralizzato non poche basi militari israeliane, hanno smascherato la debolezza di Israele.
Tel Aviv ha sempre vantato la miglior intelligence del mondo, i miglior servizi segreti che per efficienza e duttilità sono sempre riusciti a prevenire l’insorgere di caotiche situazioni emergenziali.
Eppure questa volta il Mossad non è riuscito ad intercettare i piani del Fronte di Liberazione che ha saputo organizzare maestosamente un attacco al cuore dello stato israeliano come mai visto sono ad ora.
Ovviamente le armi, la loro quantità e la tipologia lascia presagire che dietro vi sia la mano di un altro attore che ha, indubbiamente, contribuito all’elaborazione del piano e alla su realizzazione.
L’Iran è stato un protagonista assoluto che ha sostenuto la Palestina contro Israele.
Teheran ha dichiarato difatti che sosterrà i combattenti palestinesi fini alla liberazione di Gerusalemme.
Il Consigliere del leader superano iraniano, Ali Hosseini Khamenei, si è congratulato con i palestinesi per i risultati raggiunti e per aver lanciato il più grande attacco contro Israele degli ultimi decenni.
Un altro punto da sottolineare, in continuità con la perdita d’efficienza dei servizi israeliani, è la crescente competenza e operosità dell’intelligence iraniana, molto spesso snobbata è sottovalutata dall’Occidente.
Anche se la Palestina dovesse arrestare il suo grande attacco ad Israele, la giornata di oggi è stata un grandissimo successo e ha portato ad ottimi risultati, rivelando la vera natura decadente di uno Stato corrotto e criminale come quello d’Israele.

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