L'Italia Mensile

PACE, LAVORO, LIBERTÀ: ITALIA LIBERA LANCIA LA SFIDA AL SISTEMA. BASTA GUERRA, SANZIONI E RUSSOFOBIA, ABROGHIAMO IL 41 BIS, AMNISTIA DEI DEBITI

Giuliano Castellino

Mentre la bolla distopica del mainstream continua a raccontare un’Italia che non esiste, ITALIA LIBERA rilancia la sfida al regime delle perma-emergenze e del pensiero unico dominante, sia nell’arrogante versione delle destre che in quella delirante e fallimentare delle sinistre.

La lotta per l’indipendenza nazionale, la sovranità popolare e la giustizia sociale passa attraverso tre battaglie serie e nette, indispensabili, ognuna nel proprio ambito, per una autentica inversione di rotta:

  • BASTA GUERRA E SANZIONI, STOP RUSSOFOBIA:
    Fuori dalla Nato e dall’Ue.
    Blocco dell’invio di armi a Kiev, basta sanzioni e russofobia! Per riallacciare normali relazioni, culturali, commerciali, storiche, con la Federazione Russa e attivare le procedure per l’ingresso dell’Italia nei Brics.
  • ABROGAZIONE DEL 41 BIS
    e di tutte le leggi speciali.
    No alla legge Reale, al 4 bis, all’ergastolo ostativo e a tutte le leggi liberticide che colpiscono il libero pensiero. Abrogazione del 419 e del Codice Rocco.
  • AMNISTIA DEI DEBITI
    Condono tombale di tutti i debiti che i cittadini hanno con lo Stato, le regioni, i comuni, le banche, le assicurazioni, l’agenzia delle entrate. Uno Stato degno di questo nome mette tutti i suoi figli nelle condizioni di non vivere per pagare interessi su interessi o tasse altissime per servizi carenti o inesistenti, specie in questa fase di caro bollette e caro energia.

Lanciamo una raccolta firme per una proposta di legge di iniziativa popolare che inchiodi il Parlamento alla volontà di quella maggioranza del popolo italiano che non si adegua a quella espressa dai frequentatori abituali di palazzi e salotti, non solo televisivi:

Il 55% degli italiani non vuole la guerra!
Il 65% vuole la riforma della giustizia e dell’ordinamento carcerario!
Il 45% è contro il carcere duro.
Il tutto in un’Italia in cui 20 milioni sono i lavoratori precari e 5 milioni i poveri, una nazione in cui la classe media è in gran parte, e da tempo, proletarizzata.

Questa Italia, quella su cui tacciono grande stampa e Tv, è quella che né governi né false opposizioni possono rappresentare: quella delle periferie, fuori dalla Ztl, spesso ai limiti della sopravvivenza o per sopravvivere ridotta alla condizione servile dal lavoro, l’Italia in emergenza abitativa, quella che mai arriva a fine mese, l’Italia disoccupata.
A questa Italia sotto strozzo e messa in galera, a questa Italia, già in ginocchio per la criminale gestione della pandemia, e ora affamata dai costi di una scellerata “economia di guerra”, a questa Italia degli ultimi, soprattutto, ci rivolgiamo.
Siamo l’Italia che non si arrende, patriottica e socialista: siamo ITALIA LIBERA!

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