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Origini Di Halloween: Perché Ogni Cristiano Dovrebbe Rifiutare Questa Celebrazione

Trick – o – Treat
Nel 1717 tutti i druidi d’Europa si riunirono per inaugurare di nuovo il druidismo. Tra loro c’erano i cosiddetti “covens”, 12 streghe e un sacerdote che adoravano Baal (re dei demoni).
Proseguendo la celebrazione, alcune persone si vestivano con maschere di pelle e teste di animali sacrificati. Si credeva, inoltre, che ottenessero i sacrifici dalle stesse popolazioni del luogo.
Andavano di casa in casa chiedendo un bambino o una vergine per bruciarlo nel grande falò, poi i sacerdoti lasciavano un frutto con una candela dentro le case dove avevano ricevuto il sacrificio per prevenire che i demoni entrassero e uccidessero chi vi abitava; era come un accordo. Se la famiglia negava il sacrificio, allora i sacerdoti segnavano la porta della casa proferendo delle maledizioni di morte e quella notte satana aveva libero accesso in quelle dimore per distruggerli (la maledizione consisteva nel proclamare che qualcuno della famiglia sarebbe morto in quell’anno).
Da qui è nato il trick o treat: maledizione oppure regalo e, per essere un po’ più chiari, un’offerta oppure maledizione

Jack O Lantern
Per illuminare il loro cammino, questi preti (i druidi) portavano delle rape svuotate e tagliate in forma di viso nelle quali bruciava una candela prodotta con il grasso umano dei sacrifici precedenti. Queste rape rappresentavano lo spirito che rendeva efficaci le loro maledizioni.
Nel XVIII e XIX secolo, quando questa usanza è arrivata negli Stati Uniti, al posto delle rape si utilizzavano delle zucche. Il nome dato allo spirito che abitava nella zucca era “Jock”, oggi conosciuto sotto il nome di “Jack” che abita nelle lanterne, da qui “jack-o-lantern”.

Halloween
La parola “halloween” deriva da “All Hallow’s Eve”, cioè “vigilia d’Ognissanti” e siamo tentati di associare questa usanza alla tradizione cristiana. In realtà le origini di Halloween sono completamente pagane e non hanno nessun rapporto con questa tradizione religiosa.
Quello che realmente questa parola significa è “sia satana riverito e innalzato”. Il 31 ottobre per i chiaroveggenti e i visionari è il momento più importante dell’anno.
Ai nostri giorni, sappiamo che i satanisti praticano dei sacrifici umani nel corso di questa notte, soprattutto negli Stati Uniti, in Australia e in Francia. In Inghilterra si realizzano sacrifici in onore al dio della morte e viene eletta la regina delle streghe nella chiesa della magia nera. L’eletta ottiene la fama, la fortuna e i poteri psichici per compiere malvagità.
Lo stesso Antón Lavey, autore della “Bibbia satanica” e alto sacerdote della chiesa di satana, dice che ci sono tre giorni sommamente importanti per ogni satanista: i loro compleanni, il 30 aprile e il giorno più importante di tutti: Halloween.

Dal 5 settembre fino al 9 novembre la chiesa satanica compie le seguenti celebrazioni, che si mescolano ai festeggiamenti di halloween e al giorno dei morti:
-Culto ai morti; -Digiuno per cercare la volontà di satana; -Scelta dei sacerdoti confessori per gli iscritti nel libro del “capro maschio”; -Rituale per maledire il corpo di Cristo; -Riunione per preparare il giorno del Samhain; -Riflessioni, disciplina, digiuni e mantra; -Riti tradizionali;
-Confessione dei peccati contro satana; -Benedizioni per coloro che si sono integrati nei gruppi satanici; -Ordinano i ministri del rock, musicisti, manager, promotori, ecc; -Riti battesimali, maledizione di qualsiasi contatto avuto con cristiani, alla quale segue un battesimo con acqua di fogna, sangue di bambini e di adulti sacrificati
Ottobre 31: iscrizione nel libro del capro maschio, inizia per loro l’anno satanico, si invoca il potere totale di Belzebù, Nostradamus e altri demoni.
Novembre 01: offerte, altari e ricordi ai morti affinché siano altari per l’invocazione ai demoni.
Novembre 02 al 09: settimana delle nozze di satana.

Attualmente la celebrazione di Halloween è l’ultimo dei rituali che si realizzano in sei settimane consecutive che consistono in:
Prima settimana: si riuniscono le streghe cantando “666”, fino a quando ogni partecipante possa vedere il volto stesso di satana.
Seconda settimana: si sacrifica un animale piccolo possibilmente un uccello o un gatto.
Terza settimana: sacrificio di un animale grande, come un cane o un agnello.
Quarta settimana: si deve sacrificare un capro con le corna e, dopo averlo sacrificato, la testa si deve porla in alto, come simbolo della perfezione di satana.
Quinta settimana: si sacrifica un bambino piccolo o un adolescente, la vittima è regolarmente offerta da una donna del gruppo, perché in questo modo la morte di suo figlio non sarà pubblicata.
Se il bambino non nasce in tempo, lo fanno per cesareo. Se non ci sono bambini dentro il gruppo ne rubano uno o lo comprano al mercato nero.
La polizia stessa riporta un aumento dei bambini scomparsi in questo periodo.
Il neonato è offerto per ridicolizzare il bambino Gesù; dopo la morte del bambino i satanisti mangiano i pezzi del cuore e bevono un poco del suo sangue.
La notte di Halloween è la sesta settimana di queste feste, nella quale è abitudine sacrificare una persona adulta, specialmente la madre del bambino sacrificato la settimana prima.
In quella notte comunicano con gli spiriti e, una volta terminati tutti i rituali, i membri della setta hanno l’abitudine di rimanere nei cimiteri fino alla mattina seguente, confondendosi con le persone che vanno nei cimiteri a trovare i propri cari defunti la mattina del 1° novembre.

Alla base di questa conoscenza, chi crede ancora che festeggiare Halloween sia innocuo, divertente e soprattutto giusto, può iniziare a ricredersi. Può bastare, infatti, il semplice fatto che vada di moda per spingere bambini (e non) a travestirsi durante questa notte? Inneggiamento a satana, vite sacrificate, ogni genere di maledizione, dunque malattie, incidenti mortali, manifestazioni demoniache… che colpiscono e riguardano davvero numerose persone di ogni parte del mondo.
Si dovrebbe riflettere, prima di festeggiare qualcosa, o qualcuno, che porta solo morte e distruzione.

“Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza” si legge nella parola di Dio. Ma articoli come questo hanno uno scopo ben preciso: dare conoscenza a chi ancora non ne ha.

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