L'Italia Mensile

Negli Usa tremano liberal, democratici e imperialisti.
Trump ancora all’assalto del deep state.

Chi libero dalle ideologie e si posiziona in mezzo e in alto non facendosi tirare a destra o a sinistra ha occhi per analizzare al meglio situazioni geopolitiche e politiche.

Per questo un dissidente italiano non può che non guardare con estremo interesse
(partecipazione) le elezioni di medio termine negli States.

Questa notte in America c’è uno scontro aperto, che potrebbe cambiare le sorti del globalismo.

Infatti, se la vittoria dei repubblicani sembra scontata contro Biden e i dem, ancora più interessante è la sfida interna, quella che vede contro trumpisti e anti-Trump!

Facciamo una premessa, anzi due:
il deep state americano è padre di quello italiano.
Una sconfitta del potere profondo americano sognerebbe un indebolimento di quello nostrano.
Con ampi spazi di indipendenza e manovra per masse critiche che lottano per la liberazione della nazione.

(Il fatto che i democratici Oltre Oceano oggi plaudono la Meloni e che Giorgia prenda le distanze da Trump ne sono la riprova!)

Ma torniamo alle elezioni di questa notte.

Cosa possono scatenare?
Se Trump ne uscisse vincitore si ricandiderebbe alle presidenziali del 2024, con un programma rivoluzionario ed anomalo rispetto al potere americano.

Trump è sostenuto da un vento popolare fortissimo, scontento dei provvedimenti anti Covid e pro Ucraina che hanno portato l’inflazione alle stelle, aumentando costo della vita, della benzina
(per gli americani un tabù) e della disoccupazione.

Ricordiamo che, The Donald aveva portato nel 2019 la disoccupazione al 1%, record positivo e senza precedenti in occidente.

Inoltre la vittoria dei trumpisti porterebbe un terremoto globale;
Infatti è uscito l’accordo tra Putin e l’ex Presidente americano e i trumpisti hanno annunciato il taglio di aiuti a Kiev!

Trump, non da oggi, è un isolazionista, un anti-globalista e un amico della Russia.
Che vuole un mondo multipolare e non vuole guerre.

Trump non è, come Putin, un modello politico e teorico, ma un alleato tattico fondamentale, una sua vittoria, sovranista e populista, darebbe una “botta” fortissima all’imperialismo e al neo-colonialismo.

Non solo, ricordiamo che se non fosse stato per il mondo trumpista difficilmente sarebbe nata nel mondo la resistenza contro il golpe globale del Great Reset.

I venti che soffiano da Ovest e da Est possono gonfiare le vele delle resistenza in questo vecchio continente, che sembra stanco, corrotto, schiavizzato.

Sta a noi gonfiare le vele, liberi da condizionamenti ideologici, rompendo schemi e gabbie del 900, innalzando la bandiera della rivoluzione in nome della lotta di liberazione nazionale contro il globalsimo, il deep state e le forze internazionali della finanza e del capitale.

Da italiani e da europei non possiamo che continuare a guardare e abbracciare Putin la Russia e a tifare per la vittoria di Trump!

Stanotte ne vedremo delle belle.

Ricordando chi a Capitan Hill si è ribellato, prima volta negli Usa, contro corruzione, deep state e liberal!

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