L'Italia Mensile

Nasrallah (Ezbolha): Siamo al fianco della Palestina.È guerra bene contro male

— Nasrallah: Commettendo massacri e uccidendo non si otterrà nulla, se non una maggiore resistenza

— Nasrallah: Questa entità è nata con l’aiuto delle potenze occidentali attraverso la maledetta dichiarazione Balfour

— Nasrallah: L’Occidente cerca di dirci che abbiamo uno “Stato democratico” come vicino, ma la verità è stata rivelata e le loro bugie sono state smascherate

— Nasrallah: Vogliono ingannare il nostro popolo arabo e islamico affinché normalizzi i legami con questo barbaro regime sionista, ma il nostro popolo non si lascerà mai ingannare

— Nasrallah: I sionisti affermano che i bambini israeliani sono stati decapitati senza prove, ma tacciono sui bambini la cui testa è stata rimossa a Gaza (a causa dei loro bombardamenti)

— Nasrallah: L’America è pienamente responsabile della guerra a Gaza, e Israele è solo uno strumento, l’America è quella che sta bloccando il cessate il fuoco alle Nazioni Unite

— Nasrallah: La Resistenza Islamica in Iraq ha preso l’iniziativa e ha preso di mira le basi dell’occupazione americana, perché sono gli americani a gestire la guerra a Gaza, e devono pagarne il prezzo

— Nasrallah: Ci saranno ulteriori azioni contro Israele da diversi fronti, e questo diventerà più chiaro nei prossimi giorni, come abbiamo sentito dai nostri alleati

“Come disse l’Imam Khomeini, l’America è il Grande Satana. E i massacri commessi e facilitati dall’America nel corso della storia dovrebbero essere puniti e vendicati.”

— Nasrallah: Questa lotta rappresenta la lotta del bene contro il male, difendere il popolo di Gaza è un atto di umanità, chiunque scrive, alza la voce, protesta ecc. ha compiuto il suo dovere per l’umanità

— Nasrallah: Chiunque non sostenga la Palestina dovrebbe riconsiderare la propria religione, se ne ha, e riconsiderare il proprio onore, se ne ha

— Nasrallah: Questa guerra non è come le guerre precedenti, è un conflitto storico decisivo, quello che verrà dopo non sarà come ciò che c’era prima

— Nasrallah: La nostra responsabilità è fermare la guerra contro Gaza e far vincere Hamas, e dobbiamo fissarlo chiaramente come obiettivo

— Nasrallah: Alcuni dicono che se Hamas vincerà, vincerà l’Iran, o vinceranno i Fratelli Musulmani, ma questo è falso; se Hamas vince, Gaza è vittoriosa, la Palestina è vittoriosa, Al-Aqsa è vittoriosa

— Nasrallah: La vittoria di Gaza (Hamas) è nell’interesse nazionale dei paesi della regione, primo fra tutti il ​​Libano

(Ndr: con queste dichiarazioni di Nasrallah spero che possiamo chiudere per sempre il capitolo delle baggianate su Hamas creato da Israele)

— Nasrallah: Le nazioni arabe e islamiche devono almeno impegnarsi per raggiungere un cessate il fuoco, anche se alcune di loro non vogliono combattere o sacrificare nulla, questo è il minimo che possono fare

— Nasrallah: Diciamo alle nazioni arabe che non vogliamo le vostre armi ed i vostri eserciti, ma non avete almeno il piccolo onore di aprire il valico di Rafah?

— Nasrallah: I nostri onorevoli fratelli in Yemen e Iraq stanno prendendo sul serio le proprie responsabilità e intensificheranno i loro attacchi, nonostante tutti gli attacchi occidentali e stranieri

— Nasrallah: droni e missili yemeniti prima o poi raggiungeranno Eilat e le basi militari israeliane, anche se finora sono stati intercettati

— Nasrallah: Alcuni dicono che oggi avrei annunciato il nostro intervento, ma noi siamo intervenuti dall’8 ottobre, il secondo giorno della tempesta di Al-Aqsa

— Nasrallah: Alcuni vogliono che iniziamo una guerra su vasta scala, e per loro le azioni sul confine settentrionale potrebbero essere viste come limitate, ma sicuramente non lo sono

  • Abbiamo iniziato nelle fattorie di Shebaa, poi abbiamo coperto l’intero confine con le operazioni. Ciò che sta accadendo sul tuo fronte è molto importante.
  • Alcuni ci dicono ingenuamente di unirci alla guerra con tutte le nostre forze. Ma ciò che si sta facendo adesso è molto importante.
  • Ciò che abbiamo fatto diventerà solo più intenso.
  • Nemmeno nel 2006 abbiamo fatto quello che stiamo facendo adesso. Attaccare l’intero confine, compresi carri armati, soldati e attrezzature.
  • La resistenza in Libano sta combattendo una vera guerra al confine. Una guerra diversa da tutte le battaglie, nei suoi obiettivi, strumenti e procedure.

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