L'Italia Mensile

L’Ucraina nell’Unione Europea

Diego Fusaro

Ebbene sì, pare che ormai sia davvero fatta: sono stati avviati i procedimenti per attuare l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.

L’unica voce dissenziente era quella di Orban, il presidente dell’Ungheria, il quale però si è guardato bene dall’esercitare, come pure avrebbe potuto fare, il diritto di veto.
Ci si potrebbe ragionevolmente domandare cosa abbia avuto in cambio dall’Unione Europea per non esercitare tale diritto.

Non è difficile immaginare come gli siano stati magari assegnati fondi speciali.

A ogni modo, l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea è un grave errore che rappresenta altresì un pericolo.

Rappresenta un pericolo, poiché l’Ucraina attualmente è in guerra e dunque la guerra viene portata direttamente nell’Unione Europea se l’Ucraina ne diventa parte ufficialmente.

Vero è, direte voi, che l’Unione Europea da subito si è schierata a spada tratta dalla parte dell’Ucraina, con la scellerata scelta di inviare armi al guitto Zelensky, attore Nato, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood.
Ma se l’Ucraina entra nell’Unione Europea, allora l’Unione Europea si trova a tutti gli effetti direttamente in guerra con la Russia di Putin.

Si tratta poi di un grave errore, poiché, anche se la guerra dovesse finire, l’Unione Europea si troverebbe di fatto a confinare con la Russia. E dato che l’Unione Europea non è altro se non una colonia di Washington, ciò significa che l’occidente liberal-atlantista si trova ora ai confini della Russia di Putin.

Che è la situazione peggiore che si possa dare, giacché ciò comporta il completamento di quell’accerchiamento della Russia avviato senza pudore da Washington fin dal crollo dell’Unione Sovietica.

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