L'Italia Mensile

Lettera aperta…Alla Cortese attenzione dell’ufficio relazioni con il pubblico (URP) ASST, dell’Ospedale Maggiore di Cremona

Buonasera,
sono Grazia Piccinelli, Presidente del Comitato Fortitudo Di Cremona.

Vi scrivo questa mia come da accordi intercorsi con il Vostro ufficio per segnalarvi le numerose lamentele che ho ricevuto nei giorni scorsi riguardanti la richiesta fatta dal vostro personale sanitario sullo stato di “vaccinazione” anti covid 19 all’utenza.
Alle donne che si recano presso le vostre strutture per accedere ad una visita ginecologica, sia all’ospedale Maggiore che al consultorio di via S. Sebastiano, alla fine dell’esame è stato chiesto loro di compilare un questionario con la scusa che il referto sarebbe stato condiviso con il medico di base, ma il vero scopo era quello di indagare sullo stato di vaccinazione del siero genico sperimentale e mettere i dati in un computer.

Mi sembrano richieste assurde, pretese che feriscono la dignità dell’individuo, che oltre ad essere messe in atto in totale violazione della privacy, costringono le malcapitate ad una pressione psicologica inaudita da tribunale d’inquisizione, anche perché, dopo aver estorto una risposta negativa, le signore in questione non avevano aderito alla campagna vaccinale, le ostetriche hanno cambiato atteggiamento e la gentilezza iniziale si è trasformata in maleducazione.

Mi sono così recata in Questura pretendendo delle risposte; vi hanno chiamato, io ho fatto il resto: il mio dovere.
Di nefandezze in questi ultimi quasi tre anni ne abbiamo viste e subite tante, compreso il fatto di dover dimostrare di essere soggetti sani per poter entrare in strutture dove solitamente vengono curati i malati. Infatti, se non eri in possesso della certificazione del ciclo primario di vaccinazione non avevi diritto ad essere curato, e soprattutto, i malati oncologici o chi doveva subire un’operazione, venivano messi davanti ad una scelta raccapricciante.

Quante persone non sono potute stare vicini ai propri cari perché non possedevano un “lasciapassare?”
Quante persone sono morte da sole, terrorizzate, perché si sono volute rispettare regole assurde che di scientifico non avevano nessun fondamento?
Scusate, ma dato che ci sono, ho il dovere di ricordarvelo, perché noi non lo dimenticheremo mai!

Non dimenticheremo le frasi dei medici, delle infermiere che piuttosto di aiutare i no-vax li avrebbero fatti soffrire, sono scritte tutte sui quotidiani, andate a vedere.

Le vostre scuse non le abbiamo mai ricevute, nonostante abbiate appreso, noi già lo sapevamo, che questo “vaccino” non immunizza e non risparmia nemmeno dal poter contrarre la malattia in forma grave nonostante abbiate dato la colpa a noi, sì, a noi, “il gruppo di controllo” di questo esperimento planetario.

Scusate se il mio tono vi potrà sembrare piccato, vi assicuro che sto cercando di mantenere la calma, ma non posso esimermi di rammentarvi le vostre responsabilità nell’intera faccenda.
Penso sia definitivamente ora di cessare ogni ostilità, ogni persecuzione nei nostri confronti; è arrivata l’ora di finirla.
Questa storia ci avrebbe reso migliori, ricordate? No!

Ha tirato fuori il peggio dai peggiori e il meglio da chi migliore lo era anche prima dell’avvento della covid 19.

Un’ultima cosa, quando il dirigente della DIGOS era al telefono con voi, avete ammesso solo che il personale deve consigliare alle donne in gravidanza le tre vaccinazioni: pertosse, anti influenzale e anti covid, e mi piacerebbe capire, ed avere una risposta esaustiva, di come mai non siate informati sui dati negativi di quello che comporta vaccinare in gravidanza, anche perché oramai questi riscontri sono alla portata di tutti. Gli aborti sono aumentati dell’88% dopo l’avvento del siero genico, persino le due case farmaceutiche, pfizer e moderna, scritto volutamente in minuscolo, nel bugiardino sconsigliavano l’inoculazione alle donne incinte. Il trial clinico, trial = “sperimentazione,” di pfizer finisce a dicembre 2023, quello di moderna a dicembre 2024.

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