di Roberto Bianchini
Non vi fidate dei numeri sbandierati sul turismo. I dati reali Non sono incoraggianti.
Gli Italiani stanno comprimendo sempre di più il loro periodo di ferie. Quest’anno moltissimi riposeranno solo la settimana di Ferragosto, e poi si torna a lavoro per un nuovo lungo anno.
Non c’è da gioire, visto che gli unici conti che tornano sono quelli del sistema che tende ad incrementare la produttività a beneficio di pochi e a scapito del lavoratore, la vera forza lavoro che più produce e meno raccoglie, secondo una formula ben collaudata da qualche decennio.
Rincari, crisi energetica, precariato e indebitamento di vario genere con le banche (auto e cappotti termici i principali indagati) hanno portato l Italiano medio ad optare per la vacanza di prossimità, per breve periodo. Sono dati da tenere d occhio, di riflesso a ciò che avviene di pari passo nel mondo del lavoro.
Se non si interrompe da oggi questo processo, già ampiamente in ritardo, ci attende un futuro da schiavi del lavoro.
È importante iniziare da subito a rifiutare questo meccanismo, cominciare dalla lotta in azienda, fino ad arrivare ad un concetto macrocosmico di lotta al sindacato di sistema chiamato CGIL e alla presa di coscienza che il nemico principale dell’uomo in ogni epoca è il Capitalismo e ciò che viviamo quotidianamente ai nostri danni sono proprio gli effetti di anni di politica capitalistica a nostro discapito.