L'Italia Mensile

La Meloni è coerente con la sua storia…
Da sempre americana!

Giuliano Castellino

In rete si vedono locandine e vignette che accusano la Meloni di tradimento dopo il suo viaggio a Kiev a sostegno di Zelensky.

Ma cosa avrebbe tradito il presidente del Consiglio?

La Meloni è perfettamente coerente con la sua storia politica e con la storia politica della destra italiana.

Il MSI nacque con i dollari americani in visione anti-comunista, ha sostenuto fin dalla sua fondazione posizioni occidentali e patti atlantici.

Anche quando era fuori dell’arco costituzionale votò a favore dell’entrata dell’Italia nella Nato.

Il capo del Fronte della Gioventù degli anni 70, che poi diventò il grande leader della destra italiana, Gianfranco Fini, affermò di aver deciso di aderire al movimento giovanile missino dopo aver visto al cinema il film Beretti Verdi.

(Non parliamo della storia della cosiddetta destra radicale, storia che non appartiene a Giorgia Meloni – anche se molti “ex radicali” oggi gli sono più o meno vicini – che se a slogan giocava all’anti-americanismo, nei fatti è stata atlantica quanto e più del MSI. Pensiamo a golpisti, gladiatori, tramoni e contro-rivoluzionari…)

Anche nel 1991, con Pino Rauti segretario nazionale, considerato all’epoca l’ala sinistra del partito, tutto il MSI compatto votò in parlamento l’intervento della prima guerra in Iraq.
Quella rimasta alla storia come la prima trasmessa in diretta Tv, con Bellini e Cocciolone fatti prigionieri e un giovane Emilio Fede che dal neonato “Studio Aperto” annunciava “Hanno bombardato!”.

Il resto è storia moderna…
Da AN al PDL fino a Fratelli d’Italia, la destra italiana è sempre stata con gli americani e la Nato in ogni sporca guerra imperialista!
Iraq, Serbia, Afghanistan, Libia… e ora Ucraina.

Anzi.
Ora le destre di fronte si trovano anche la Russia, dove sono tornate a sventolare persino le bandiere rosse, motivo in più per stare ancor di più dalla parte dell’occidente e quello che loro chiamano “mondo libero”.

La Meloni non fa che, da Presidente del Consiglio, proseguire la strada tracciata dai suoi padri politici, Almirante e Fini, senza nessuna incoerenza.

Così come noi guardiamo a Mosca, la terza Roma, faro per tutti i popoli e le Patrie in lotta per la liberazione!
La Russia torna ad essere quella Terra di speranza e libertà per tutti i popoli che vogliono spezzare le catene dell’imperialismo americano.

La Meloni, come sempre le destre, guardano a Washington…
Noi a Mosca!

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