L'Italia Mensile

La Madonna dei debitori

Un tempo le madri salutavano i figli con: «La Madonna t’accompagni!»

L’invocazione tradiva il timore dei tempi difficili e la speranza di un intervento divino, a ben vedere poi disceso davvero sul capo di molti italiani, considerando i tempi felici che abbiamo vissuto.

Oggi i tempi difficili sono tornati e con essi l’invocazione alla Beata Vergine, da un punto di vista in apparenza diverso che nel passato: prima della guerra, della disoccupazione, delle malattie, imperversano i debiti, un’usura legale, coi cravattari a sventolare la bandiera nazionale, l’europea, l’onusiana, qualunque vessillo che giustifichi l’usura bancaria che divora risparmi e vite.

Gilberto Di Benedetto – in arte Hypnos  – pittore, psicologo, psicotetapeuta, sempre a caccia di dipinti per la sua galleria d’arte – nel 2004 s’imbatté in uno  dipinto seicentesco, la “Madonna dei debitori”, rinvenuto a Bassano Romano, 50 chilometri a Nord di Roma.

Era un residuato delle cose salvate dalla povera gente, durante l’invasione napoleonica del 1786, riparandole nelle numerose grotte di tufo che fanno corona al paese.
Hypnos  osservò il quadro: la Madonna regge tre rose con la destra, simbolo di amore, sapienza e conoscenza. In grembo il Bambino. Sulla fronte una ferita sanguinante, a legare il dipinto al culto più antico, risalente all’VIII secolo, della “Madona del Sangue” di Bagno di Romagna. Nel quadrante inferiore un drappo e un’iscrizione ammoniscono: «In Gremio Matrix Sedet Sapientia Patris».

È la medesima frase con la quale si chiuse la catechesi di S.S. Benedetto XVI agli studenti dei pontifici atenei romani, il 30 ottobre 2008, quattro anni dopo il ritrovamento del quadro.
Hypnos ebbe l’intuizione: rinverdire il culto della “Madonna dei Debitori” donandone le copie a chiunque possa influire sulla condizione umana, sulla scellerata diffusione dei debiti, sulla bolla tossica che avvelena miliardi di persone.

Oramai è sotto gli occhi di tutti: c’è una guerra che sormonta le originarie ragioni militari e divide il campo fra chi vuole la sopravvivenza dell’umanità e chi la sua defoliazione. C’è un potere di vertice nel quale convergono apostati cattolici, ebrei atei, comunisti pentiti, grotteschi druidi e semplici imbecilli nella vana determinazione a cancellare Cristo dalla Storia.

È una fecnius, Gesù Cristo, sostiene un rinnegato ebreo che vuole la morte di 5 miliardi di “mangiatori inutili”. Sono scelleratezze che spargono odio, perché quanti si sentono minacciati nella loro stessa esistenza non vedono altra strada che la violenza. E’ concreto il rischio che gli sterminatori di “mangiatori inutili” accendano violenze che farebbero impallidire la Seconda Guerra Mondiale.

Occorre opporsi a questa logica di odio parossistico e incontrollabile.

Raccontammo altrove che non sarebbe la prima volta che un’umile immagine sacra arresti una valanga di ferro e di fuoco. La Theotokos di Vladimir, in greco: Θεοτόκος του Βλαντιμίρ, l’icona della Madre di Dio della tenerezza. Per il popolo russo è la Vergine di Vladimir, la protettrice della Russia, festeggiata il 3 giugno ed il 26 agosto.

Nel 1395 fermò l’invasione di Tamerlano, dopo che Basilio I di Russia passò una notte intera nel monastero, piangendo e pregando sull’icona. I moscoviti impedirono di riportare l’icona a Vladimir e la collocarono nella cattedrale della Dormizione del Cremlino. Salvò Mosca pure durante gli assalti dei soldati tatari nel 1451 e nel 1480.

Dopo la rivoluzione del 1917, i bolscevichi vietarono la venerazione e l’icona fu rimossa.

Incredibili dictu, nel dicembre 1941, Stalin pose l’immagine su un aereo e le fece sorvolare le linee difensive di Stalingrado.

Poco dopo l’esercito tedesco iniziò la ritirata.
Per questi motivi, hypnos ha donato la copia della Madonna dei Debitori a tante autorevoli personalità, fra le più prestigiose vi sono  due ecclesiastici, quelli che presidiano due crocevia strategici per la Chiesa. Una al cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, nella trincea contro la povertà.

L’altra al cardinale Matteo Maria Zuppi, arcivescovo metropolita di Bologna, presidente della Conferenza Episcopale Italiana e, più recentemente, ambasciatore di pace del Papa a Kiev e a Mosca.

La missione della Chiesa è d’altronde salvare l’umanità da se stessa. La Madonna dei Debitori appare quanto mai vocata allo scopo: «In Gremio Matrix Sedet Sapientia Patris», nel grembo della Madre siede la sapienza del Padre, la sapienza di Cristo, nel grembo della Madonna dei Debitori. La madonna ci accompagni.

Gen. D.g.(ris.) Piero Laporta

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