L'Italia Mensile

LA CITTÀ DEI 15 MINUTI: UN ALTRO FEROCE ATTACCO A DIRITTI E LIBERTÀ

Molti credono che tutto è iniziato nel 2020, quando sono stati presi provvedimenti “sanitari” per contrastare il contagio del virus covid-19.

Non è così.
O meglio.
Non è del tutto così.
Con la narrazione terrorista e criminale della pandemia sono riusciti ad estendere a miliardi di persone la tirannia, ma la dittatura delle emergenze ha radici più lontane…

Potremmo partire dai cosiddetti anni di piombo, con la Legge Reale e la modifica del Tulps (testo unico delle leggi pubblica sicurezza) ancora in vigore – che da pieni poteri alla Polizia, alla quale viene concessa la facoltà di perquisire abitazioni e luoghi senza autorizzazione dei giudici o fermi vari – la nascita dei carceri speciali e delle leggi associative contro i reati politici.

Potremmo parlare del mai mandato in pensione Codice Rocco (1930), con reati come quelli di devastazione e saccheggio ancora pronti a colpire i dissidenti con pene e carcere fino a 20 anni!

Poi le emergenze non finirono mai più…
Arrivarono mani pulite e mafia.
E con esse le Toghe Star ed il 41 bis!
E ancora l’11 settembre, il pericolo arabo e tutte le leggi contro il “nuovo terrorismo internazionale”.

Nel 2007-2008 la crisi di Wall Street, negli anni a seguire lo Spread e i governi tecnici…

Nel prossimo futuro le persone dovranno imparare a unire i puntini, perché tutto quello di cui stiamo parlando, sono piccole tessere di un grande mosaico.

Anche l’attuale “emergenza ambientalista” fa parte del dominio globalista e dei piani capitalisti.

ZTL e Città a 15 minuti sono le Città del Great Reset e della Quarta Rivoluzione Industriale.

Tutto sarà digitalizzato.  L’utilizzo dell’intelligenza artificiale avrà il controllo e ci sarà una riduzione della forza lavoro.

Come stanno già facendo, indebiteranno i cittadini.
Se non saremo in grado di pagare, la soluzione da loro proposta sarà, che il debito personale potrà essere condonato dietro la consegna di tutti i beni personali, a un ente o a un’agenzia amministrativa.

“Non possiederai nulla e sarai felice”.

Tutto ciò verrà realizzato, controllando gli spostamenti, con controlli automatici e telecamere diffuse.

Sarà un controllo non in relazione alla sicurezza, ma un controllo mirato alla sottomissione del suddito.

La città di 15 minuti nasce nel 2016 da Carlos Moreno a Parigi.

Viene ideata dandogli una veste di utilità e desiderabilità, peccato che il vero scopo è rinchiuderci in ghetti.

Le prove tecniche sono state i colori delle regioni, i coprifuoco e le autertificazioni per uscire.

Si potrà uscire dai ghetti solo un determinato numero di volte all’anno.

Ci sarà un credito sociale assegnato ad ogni individuo e il controllo a quel punto sarà totale.

Questo progetto già si sta realizzando in alcune città europee. Milano è una di queste città. Entro il 2026 saranno attuate le città da 15 minuti.

Le telecamere inizialmente leggeranno solo le targhe, successivamente avranno il riconoscimento facciale.

L’errore più grande che una persona possa fare ora, è tornare a vivere la vita del 2019, per poi tornare quando ormai sarà troppo tardi. Le battaglie si combattono prima e non dopo.

La Tirannia Green è figlia della dittatura sanitaria, così come quella terapeutica era figlia dell’oppressione capitalista.

Quel capitalismo orwelliano, il peggiore, che sta ci vuole tutti oppressi.

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