L'Italia Mensile

Ipocrisie del mainstream

Andrea Zhok

In Francia 3 milioni di persone in strada, città messe a ferro e fuoco, richieste di dimissioni di Macron, da settimane cariche scomposte della polizia, violenze e feriti .

Ecco, ora pensate per un momento se questo stesse accadendo in:
Russia o Bielorussia o Venezuela o Iran o Cina o Cuba, o uno qualunque dei paesi che non piacciono ai media europei (perché non piacciono agli USA).

Avremmo quartetti d’archi di pennivendoli che starebbero poetando sul grido di libertà represso del popolo, sull’incontenibile desiderio di affrancarsi da regimi antipopolari, sulla fatale spinta progressiva ad aderire alla civiltà liberaldemocratica.

Simultaneamente, per venire altruisticamente incontro alle sacrosante rivendicazioni emancipative di questi popoli, partirebbero mozioni su change.org, commoventi storie personali sulle vittime della repressione, e, fuori scena, finanziamenti segreti a sostegno dei rivoltosi, interpretati come naturale punta avanzata del processo di estensione dell’unica vera civiltà, la nostra.

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