L'Italia Mensile

Il viaggio della Banda Bassotti in Donbass

di Fabio C. Maguire

L’intervista esclusiva de L’Antidiplomatico a Davide storico membro della Banda Bassotti di ritorno dal suo viaggio in Donbass che ci ha permesso di conoscere la triste verità di un popolo da oltre otto anni sotto le bombe e il fuoco dei neonazisti di Kiev.

Una narrazione veritiera e oggettiva della realtà, senza filtri e distorsioni, di cui non sentiremo mai parlare nelle televisioni o nei giornali dei “liberi” paesi occidentali.

“La Carovana” si è spostata molto nei sette giorni di camminata per l’Oblast, incontrando persone e ascoltando le meste storie di una guerra atroce e logorante, visitando luoghi e città devastate dai razzi gialloblù e oggi rinascere grazie alla forza e alla volontà di un popolo guerrigliero.

Lungo la strada edifici, alberghi e scuole bombardate, infrastrutture civili lontane da zone militari ma bersagli prioritari constanti dell’artiglieria ucraina.

Nella visita di questi posti e in particolare di quattro strutture per bambini, di cui tre orfanotrofi, i ragazzi della Banda hanno portato in dono medicine e antibiotici, specie per curare le ferite provocate dalle schegge delle bombe, e hanno potuto essere testimoni oculari della sofferente e infelice condizione in cui molti ragazzi vivono e crescono.

Il gruppo ha visitato anche la centrale nucleare più grande d’Europa di Enerdogar, attualmente liberata e sotto il controllo del popolo russo.

Il complesso è composto da sei reattori ed è stata bombardata per bene due volte ad agosto e a novembre dall’esercito ucraino, indifferente e non curante del danno che potrebbe causare l’esplosione di uno solo dei sei reattori totali, un danneggiamento che porterebbe a conseguenze molto peggiori e ben più gravi di quelle vissute all’epoca di Chernobyl.

L’artiglieria ucraina continua sporadicamente a bombardare i villaggi circostanti e il rischio di un danno irreversibile resta ancora molto alto.

Davide ci ha raccontato anche di Mariupol, nota per essere stata completamente rasa al suolo, ma che ora sta rinascendo grazie al grandissimo lavoro della gente del posto, di San Pietroburgo e delle regioni.

Infatti l’ingente opera di costruzione ha data a migliaia e migliaia di persone un occupazione e un lavoro, non solo a cittadini russi, ma anche a centinaia di operai turchi proveniente dall’Anatolia ed entusiasti di questo progressista e innovativo progetto.

Nuovi e moderni palazzi popolano la città, nuove case arredate date in locazione gratuitamente per il primo anno ai cittadini, esenti altresì dalle spese di mantenimento, di luce e di gas.

Impara Europa,
“La Russia sta costruendo dove l’Ucraina sta distruggendo.”

Molte altre sono le cose viste e raccontate da Davide nell’intervista di cui segue a fianco il link, (qui) fondamentale per comprendere appieno la storia di una guerra e di un popolo a noi nascosta e occultata.

Ringraziamo Davide per aver condiviso la sua esperienza ed esprimiamo la nostra più sincera e grande solidarietà al popolo del Donbass.

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