L'Italia Mensile

I “vaccini” in pacco-dono a Pechino e quella miserabile ipocrisia di Bruxelles. Cronaca di un insulto ai cinesi (e alle nostre intelligenze)

Gli scemo+scemo agli ordini della strega di Albrecht partoriscono una proposta assurda che, oltre a sbeffeggiare il governo di Xi Jinping, mira a depistare le gravissime responsabilità della Ue nella sua fallimentare politica anti-Covid

Secondo i media mainstream e globalisti da una parte ci sono gli avveduti democratici e progressisti, quelli che davvero vogliono aiutare il mondo nella lotta contro il “terribile morbo” (l’Unione europea), mentre dall’altro ci sono gli ottusi, retrogradi, antidemocratici e pure amici di Putin (interpretati dai cinesi) i quali rifiutano l’aiuto disinteressato dei primi ripiombando – anche per questo – nelle mortali spire del Covid con migliaia e migliaia di deceduti ogni giorno.

Nell’infinita sequenza di cretinate più o meno demenziali partorite dalla mente perversa dei politici e dei burocrati di Bruxelles, dobbiamo riconoscere che questa dei vaccini concessi a mo’ di strenna natalizia intercontinentale ci mancava proprio, ma non tanto per il gesto in sé che di realmente umanitario ha le fattezze del nulla, quanto per l’improvvida mossa commessa con un intento che è sin troppo apparente e che non richiede l’essere degli esperti di politica internazionale per essere correttamente interpretato.

Secondo gli accoliti della strega di Albrecht la politica cinese dello zero-Covid ha fallito, è questo è fuor di dubbio com’è fuor di dubbio che abbia totalmente fallito anche nelle sue diverse “varianti” europee (quella italiana in primis), ma ad essere ancor più accusati di fallimento sarebbero in questo caso i vaccini di Xi Jinping responsabili non solo di non aver sgominato il “terribile morbo”, bensì di averlo addirittura riacceso con i risultati che il mainstream di casa nostra sta tornando a “pompare” ad arte, nella sua abietta ma prezzolatissima funzione che li vede fomentare nella popolazione – da ormai tre anni – un clima di continua emergenza globale.

Fermo restando il fatto che la grande nazione cinese accoglie al suo interno una popolazione che sfiora il miliardo e mezzo di individui (e che dunque 5.000 morti giornalieri sono una percentuale di decessi del tutto “fisiologica” per non dire esigua) ma fatte le debite proporzioni percentuali, siamo poi così sicuri che gli europei se la passino meglio?

Visto quel che avviene in Italia (ma non solo) la risposta non può che essere NO.

Nonostante il Ministero della Salute abbia deciso di non diffondere più gli inutili bollettini giornalieri sull’andamento della farsa pandemica, basta comunque fare la conta di quanti conoscenti, parenti e colleghi “pluri-sierati” si trovino ancora alle prese con il Covid o con influenze varie d’australe provenienza, è tant’è…

Sul perché di tutto questo si sono già espressi autorevoli studi di altrettanto autorevoli scienziati, ed hanno sicuramente a che fare con l’inefficacia dei sieri genici sperimentali prodotti da BigPharma, gli stessi che ora i vari scemo+scemo di Bruxelles vorrebbero spedire con tanto pacco-dono a Pechino.

Dalla stessa Pechino hanno però molto galantemente risposto che la loro produzione è sufficiente a soddisfare la domanda interna, ma è ovvio che questa degli europei filoguidati dalla Von der Leyen è un’offesa che per di più  suona come una accusa d’incapacità, una chiara ingerenza nei confronti dal loro Governo e che mira a delegittimarne (più di quanto non abbiano già dimostrato i fatti) le decisioni; il tutto condito da un’incredibile dose di provocante ipocrisia tipica dell’Occidente filoamericano, che dalla stessa Cina perciò meriterebbe un’adeguata nonché proporzionata risposta.

La cosa che però ci lascia ancora una volta sconcertati (ma neanche più di tanto) sta però nel fatto di come gli emissari della Von der Leyen abbiano potuto soltanto pensare di partorire una proposta del genere verso una Nazione dalla fortissima impronta nazionalista, nonché governato da un’oligarchia che non è disposta a mettere in discussione neppure una delle sillabe pronunciate, figurarsi perciò una politica che all’interno del loro stesso territorio è già costata lacrime e sangue non soltanto in termini economici.

Per fare un’avance del genere nei confronti d’una tale controparte bisogna dunque essere davvero affetti da manie di grandezza che richiederebbero un ricovero immediato presso un’adeguata struttura psichiatrica, ma è altresì assai probabile che questa dei vaccini-dono (oltre a rappresentare l’ennesimo spottone pubblicitario a costo zero per Pfizer) sia soprattutto una miserabile manovra politica connotata da toni ed intenti smaccatamente offensivi, oltre che dissimulatori delle proprie gravissime responsabilità.

In entrambi i casi sono questi i personaggi dalle menti deviate che con le nostre vite (e con l’attuale appoggio qui garantito dal Governo Meloni) letteralmente giocano come giocherebbe un bambino con il pongo.

Menti completamente fuori dalla realtà che dalla loro moderna corte stile Luigi XVI, dalla loro dorata ed inavvicinabile Versailles belga, continuano ad agire indisturbate disfacendo e mischiando ogni fattore della nostra sempre più vessata esistenza, che vanno perciò finalmente estromesse da quella funzione pubblica che hanno così ignobilmente tradito in nome – e soprattutto per conto – del Globalismo.

di Pamela Testa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *