L'Italia Mensile

Giuliano Castellino: “A destra della destra? NO!Noi siamo il dissenso e la resistenza”.

Ancora una volta c’è chi prova ad utilizzare il mondo del dissenso per propri scopi politici.

Dopo il fallimento dei sinistri di portare “comunismo ed antifascismo” nella resistenza, ecco il turno delle destre.

L’occasione è la difesa del libro del Generale Vannacci.

Come sempre furbi e furbetti – vecchi volponi della politica oggi in cerca di nuovi trampolini – fanno leva su temi sensibili al dissenso.

E così un libro – da difendere comunque contro la tirannia culturale del pensiero unico dominante – diventa l’occasione per costruire “la destra a destra della destra!”.

Come affermiamo dal primo giorno di questa vicenda e come detto ieri a Zona Bianca (in onda questa sera) “a noi del Generale non ce ne frega una mazza!”.

Noi non stiamo con Vannacci, tanto meno con l’esercito e non subiamo il fascino della divisa.

Noi, ancora una volta, ci schieriamo contro il politicamente corretto ed il pensiero unico dominante.

È cosa assai diversa dalle posizioni di alcuni dinosauri della politica in cerca di rilancio.

Noi il libro lo abbiamo letto, ci sono cose condivisibili (famiglia, sessualità, aborto e immigrazione), ma anche tante altre che, non solo non condividiamo, ma contrastiamo.

Vannacci, da bravo soldatino, difende Nato, Nasa e le guerre atlantiste.

(Cari destri… già terminati la campagna contro la guerra e i forum per l’indipendenza?
Torniamo a golpe e berretti verdi?)

Per non parlare dei suoi attacchi contro chi ha osato mettere in discussione la narrazione criminale e terrorista del Covid…

Insomma da soldato a soldato si schiera con Figliuolo!

Noi ancora una volta sottolineiamo che destra e sinistra sono le due ali dell’aquila globalista.

Che la resistenza, per essere tale, autentica ed efficace, deve superare il falso scontro destra-sinistra e tornare ad essere quel movimento nazionalpopolare ed anti-ideologico, così come è stato fino al 9 ottobre 2021.

Dopo quella Pentecoste di Libertà, che ha visto la sua prima linea finire nelle patrie galere e moltissimi sotto processo e criminalizzazione di regime, scarti delle destre e delle sinistre di sistema hanno “assaltato ed aggredito” quelle piazze e quel popolo che ha eroicamente resistito all’apartheid del Green Pass e al golpe globale del Grande Reset.

Dov’erano questi dinosauri della politica durante la tirannia sanitaria?

Spuntano oggi, chi cantando “Bella Ciao”, la canzone che accoglieva gli invasori americani (gli Azov italiani in bandiera rossa!), chi difendendo generali ed esercito.

D’altronde i militari sono sempre stati difesi da questi figuri.

“Rizzo pelato servo della Nato!” gridavano contro il sodale del massone Toscano quando nel 99 fondò, con Dilberto e Cossuta il PdCI per sostenere il governo di D’Alema, esecutivo pronto a bombardare Belgrado ed il popolo serbo.

Così come ci sono ex Ministri di governi che hanno fatto guerre in Iraq e Afghanistan, ex sindaci di maggioranze che hanno permesso la guerra in Libia e l’assassino di Gheddafi, magari mentre trescavano con Monti.

(E Sì, noi abbiamo memoria buona.
Ci ricordiamo convegno verso un PPE italiano…)

Oggi questi personaggi, esclusi dai palazzi, vogliono rientrarci utilizzando gli oppositori e il dissenso.

Ovviamente la resistenza, troppo spesso “fuori rotta”, perché troppo impegnata a navigare su internet, prende qualche sbandata…

Per questo diciamo ancora una volta: fuori il politicume dal dissenso.

Né sinistre, né destre, né sinistre delle sinistre, né destre delle destre…

Basta con la social-dipendenza!
Urgono forza militante, aggregazione popolare, radicamento territoriale e declinazione culturale.

Tutto il resto non è più solo noia… ma sistema!

SVEGLIA!
Tirannia Green e Gender, Ztl, Smart City e galere a cielo aperto; identità digitale, intelligenza artificiale, società del controllo; post umanesimo… Orwell non è solo un romanzo, ma un drammatico presente.

Costruito pezzo dopo pezzo dalle destre e dalle sinistre al soldo di Davos!

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