L'Italia Mensile

Due anni di Operazione Militare Speciale

Aleksandr Dugin

Il Paese sta cambiando duramente, ma in modo irreversibile, lentamente, nella giusta direzione ma troppo lentamente.

La perdita dell’A-50 lo dimostra con chiarezza. La guerra richiede condizioni di vita speciali. Con le attuali capacità della tecnologia, l’intero territorio del paese è una regione in prima linea, o addirittura in prima linea. Non dovremmo fingere di avere una vita calma e pacifica, perché tale non esiste e non esisterà fino alla Vittoria completa.

Tutto deve essere rafforzato: responsabilità di tradimento, sabotaggio, sovversione, ma anche di stupidità, lentezza e meccanicità. Ovunque. Anche nell’esercito. Il divieto di criticare la Regione di Mosca è giustificato e corretto, poiché tutte le conclusioni devono essere tratte lì senza critiche.

Devono fare qualcosa, altrimenti sarà sabotaggio. Dobbiamo agire più velocemente, è una guerra di velocità. Non attaccare più velocemente, ma agire in tutte le aree lungo i vettori correttamente delineati.

Il codice della strada prevede sanzioni per eccesso di velocità, similmente lo Stato dovrebbe introdurre sanzioni per la riduzione ingiustificata della velocità, in primos la velocità di comprensione della situazione nel suo insieme. Talvolta è criminale restare indietro rispetto alla logica della guerra, della mobilitazione socio-tecnica e della militarizzazione effettiva dell’intera società.

Lo Stato è un concetto dinamico, non statico, è movimento, divenire, attività. Lo Stato è la forma di vita più alta. Non appena questa vita si congela, lo Stato crolla.

(Fonte https://t.me/ideeazione)

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