L'Italia Mensile

Castellino (Italia Libera): La Repubblica… delle banane!

Sono due mattine che il sito e il quotidiano La Repubblica, nella loro versione romana, aprono con la notizia di studenti che fanno il “saluto romano”.

Sempre in alto e in prima notizia…
Come se fosse il fatto più importante successo a Roma.

Eppure la Capitale sta al tracollo, è piena di spazzatura, i cassonetti sono ormai ricoperti dai rifiuti, ci sono intere zone dove la sera non si può uscire e Gualtieri ha annunciato il Piano Ztl che potrebbe, oltre che rinchiudere gran parte dei romani in prigioni a cielo aperto, lasciare senza auto milioni di concittadini precari e proletari che non possono permettersi di cambiarla.

Il lavoro continua ad essere un miraggio, l’emergenza abitativa sempre un problema drammatico…

Eppure per il giornale della Famiglia Elkan, fu di Di Benedetti, il problema principale rimangono i “saluti romani”…

Eppure quei “saluti” sono solo un atto di ribellione contro il politicamente corretto ed il pensiero unico dominante, che dimostrano ancora una volta come ragazzi, studenti e popolo in generale, si sentano lontani dalla politica, dalle sue stucchevoli condanne, dai palazzi del potere e dai salotti radical chic.

Questi “saluti” sono un atto di ribellione che certificano il fallimento della destra bluet e della sinistra arcobaleno e green.

Invece di lanciare allarmi senza emergenza o dare un valore politico a ciò che è puro e sano ribellismo, si domandino perché oggi sventolano Tricolori e si innalzano “saluti romani” dove un tempo regnavano bandiere rosse e pugni chiusi…

Perché nelle scuole e nelle periferie per sentirsi ribelli si fanno i “saluti romani”?

Perché il regime ha fallito e con esso tutti i suoi “anti”.

Basta avvelenare il popolo con ideologie del 900… diamo voce a chi non si riconosce più negli schemi del sistema e nelle logiche del mainstream.

Rispondiamo a vecchie divisioni e nuove provocazioni con l’indipendenza nazionale, la sovranità popolare e la giustizia sociale.

Troppo, vero?

Dietro l’anticomunismo un tempo e dietro l’antifascismo oggi si nascondono i peggiori interessi globalisti!

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