Castellino (Italia Libera): Ancora processi contro i dissidenti.
Stamattina a Ple Clodio udienza preliminare contro chi manifestò a Roma contro i lockdown dell’autunno 2020

Molti stanno in campagna elettorale, altri “camminano” davvero con tristi figuri che nulla hanno a che fare con il dissenso, altri sanno solo criticare, lamentarsi e dire “va tutto male”, altri ancora sono sempre più virtuali che reali.

Ma la resistenza è anche sacrificio, esempi e vittorie!

Oggi ancora sul banco degli imputati i dissidenti romani che nell’autunno del 2020 “osarano” opporsi ai lockdown.

Ancora noi sotto la repressione del regime – e un motivo ci sarà di tanto accanimento – e non da pochi mesi, ma da quasi tre anni, da quando è iniziata questa dura resistenza al golpe globale.

Siamo tutti sotto processo per aver manifestato senza autorizzazione contro le emergenze sanitarie, contro il coprifuoco, a fianco di lavoratori, ristoratori e commercianti.

Questa nostra mobilitazione e questo ennesimo sacrificio portò alla vittoria della libertà, con l’Italia che scongiurò una nuova carcerazione domiciliare preventiva di massa.

Ora altri si presentano a queste elezioni come rappresentanti del dissenso, dimenticando che – mentre noi lottavamo contro il regime – loro stavano a braccetto con Salvini e Meloni, imbavagliati (seppur museruola tricolore) o assenti nelle piazze.
Oppure stavano con cappucci e potentati a fare riti massonici o a gridare “Viva la scienza ed il comunismo!”

Quasi tutti puntavano il dito contro le piazze.
Allora, come un anno dopo, libere da politicanti ed ideologie del 900!

A noi processi, criminalizzazione e repressione, per questi “agenti del regime” coccole e carezze da parte del sistema e del mainstream.

Nessun lamento: noi siamo la resistenza.
Siamo nel vero e nel giusto.
Questo fa la differenza!

Oggi come sempre a testa alta di fronte alle toghe del regime e alle forze della repressione.

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