L'Italia Mensile

Ancora Italia… per un’Italia Libera e Popolare

Perché il popolo del dissenso torni ad essere un fronte di liberazione nazionale

Giuliano Castellino

Uscire dal 900!
Innalzare il Tricolore, la bandiera del popolo e dell’unità.
Tornare nelle piazze.
Riscoprire quello spirito che fino al 9 ottobre del 2021 ha mosso un movimento intero, plurale, devastante, in grado di resistere al golpe globale del Great Reset e all’apartheid del Green Pass!

Quel popolo, quello del dissenso, oggi offeso da Rizzo e Toscano, preso per i fondelli da Alemanno e Paragone, deve tornare al suo spirito originario.

Contro la vecchia politica ed i dinosauri della politica; per l’unione nazional-popolare contro le destre e le sinistre.

Tutti intorno al messaggio di Monsignor Viganò e alla filosofia di Diego Fusaro.

Stare con Putin e tifare per Trump!
Odiare l’antifascismo e il mainstream.
Rigettare il modello cinese come imposizione antropologica.

Resistere al globalismo e al nuovo ordine mondiale.

Intorno a Dante, Padre della Patria, per gridare Ancora Italia… per un’Italia Libera e Popolare.

2 commenti su “Ancora Italia… per un’Italia Libera e Popolare

  1. A me pare che l’unico collante che vi fa stare assieme non sia né la filosofia né Dante… Mi pare invece che sia l’odio mal celato per Francesco Toscano e ora anche per Marco Rizzo, da questo capisco che molto probabilmente non avete affatto a cuore i problemi di noi italiani né tanto meno dell’Italia!
    Basta vedere i colori del Vostro logo… Perfettamente in linea con l’asse atlantico 😉.
    Non mi rappresentate.

    1. ahahah…..ti rileggi per favore : “a me pare”…..molto probabilmente”….poi una certezza (dedotta dai colori del logo) QUI si sarebbe perfettamente in linea con l’asse atlantico…..!!!!…..ma ti rendi conto a chi ti stai rivolgendo? a persone che si son fatte qualche mesetto nelle patrie galere, che stanno subendo una persecuzione giudiziaria, mediatica , poliziesca senza precedenti in Italia…Non ho il piacere di conoscerti e quindi voglio solo dirti che da come scrivi e da cosa scrivi non susciti , almeno in me ,alcun desiderio di rappresentarti

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