di Giuliano Castellino
Qualcuno credeva che, finita l’emergenza pseudo sanitaria, tutto fosse terminato… ed è comprensibile: dopo il ciclone che si è abbattuto su milioni di italiani, la voglia di “normalità” era facilmente prevedibile.
Ciò che per molti non lo era affatto riguarda invece quanto scritto da noi con cadenza quasi quotidiana: non si fermeranno, dopo la dittatura sanitaria, la dogmatica transizione ecologica, “fondata” sulla teoria che l’uomo (parassita) possa provocare la fine del Pianeta, sarebbe arrivata la dittatura “Green”!
Ed eccola servita!
Partita da Milano è arrivata nella capitale, del resto ora il mainstream pompa la Schlein, e Sala ha messo in moto Gualtieri… dopo che Oxford e Parigi ne sanno già qualcosa…
Il sindaco Gualtieri pensa che trasformare l’Urbe in tante strisce di Gaza – no go area o zone a traffico riservato ai ricchi, nella parte degli occupanti israeliani, con pali e sbarre, videocamere e controlli – sia il primo passo verso la più chic delle forme di apartheid: la “CITTÀ 15 MINUTI”…
La rivoluzione industriale 4.0 – questo capitalismo orwelliano che in nome della libertà impone una nuova dittatura – non si deve fermare; cambia solo la tipologia di “emergenza”, dalla favola della difesa della salute dei nostri anziani, siamo passati alla salute (ancor più importante…) della Terra.
Ancora una volta, però, il popolo – finalmente libero dalle logiche divise del secolo scorso, non più frammentato e schierato su fronti opposti, stato di cose che partiti e politicume hanno il compito di conservare e che fornisce loro la sola linfa vitale – è tornato in piazza!
Ieri, a Roma, è tornato il BANDIERONE TRICOLORE.
Sì, quello “processato” per aver resistito all’apartheid del Green Pass, quel simbolo ben visibile a tutti di libertà ed unità popolare.
E, con il suo ritorno, è tornato quel popolo del dissenso romano che ieri si è ripreso la Piazza non concedendo un metro a Lega Nord ed altri partiti di sistema.
È tornato il BANDIERONE TRICOLORE: sono tornati Dario, Giulio, Pamela, Federico, Adel, Odette, Nicola, Simone, Daniele… e tanti tanti altri che, dal 2020 ad oggi, si sono incontrati in decine di manifestazioni, iniziative e riunioni. Quelli che non hanno mai fatto passi indietro e ancora oggi sono in prima linea.
È tornato il BANDIERONE TRICOLORE, quello forgiato il 9 ottobre del 2021, reso sacro dal sangue dei suoi guerrieri e dal sacrificio dei suoi prigionieri.
È tornato il BANDIERONE TRICOLORE, e con esso quell’inno di lotta e resistenza che continua ad essere la colonna sonora della nostra rivoluzione in corso: LA GENTE COME NOI NON MOLLA MAI!