L'Italia Mensile

1984IL MONDO DISTOPICO DI G. ORWELL

“Il lavoro pesante, la cura della casa e dei bambini, le futili beghe coi vicini, il cinema, il calcio, la birra e soprattutto le scommesse, limitavano il loro orizzonte.
Tenerli sotto controllo non era difficile. […] Da loro non si richiedeva altro che un po’ di patriottismo primitivo al quale poter fare appello tutte le volte in cui era necessario far loro accettare un prolungamento dell’orario di lavoro o diminuire le razioni di qualcosa.

Perfino quando in mezzo a loro serpeggia il malcontento ( il che talvolta pure accadeva) questo scontento non aveva sbocchi perché,  privi com’erano di una visione generale dei fatti, finivano per convogliare su rivendicazioni assolutamente secondarie.
Non riuscivano mai ad avere consapevolezza dei problemi più grandi. “

George Orwell in 1984 (Mondadori, Milano 2016, pp. 80-81)

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