Vogliono Impedire Al Fronte Del Dissenso Di Partecipare Alle Elezioni.

Vogliono Impedire Al Fronte Del Dissenso Di Partecipare Alle Elezioni.

Andare Divisi Vuol Dire Favorire Il Regime!

di Giuliano Castellino

Il gioco del regime è ormai chiaro: vogliono impedire al fronte del dissenso di partecipare alle elezioni. La trappola dei partiti del sistema è chiara. Prima hanno portato la nazione alla fame, poi hanno staccato la spina prima di un autunno che si preannunciava “bollente”, ora grazie ad una legge elettorale infame e liberticida si stanno assicurando che milioni di connazionali “incazzati” non abbiano rappresentanza.

Snobbati nei sondaggi dai giornaloni, ignorati dal mainstrem, messi all’angolo da un regolamento antidemocratico questa fetta di italiani sono quel pezzo d’Italia che deve essere silenziata.

Ieri criminalizzata e persino manganellata e arrestata, oggi con ogni tentativo viene persino tentata di essere esclusa dalla corsa elettorale. Una vera vergogna.

Non saremmo noi quelli che Oms, Nom, Nato, Ue e mercati temono?

I talebani dell’economia finanziaria, i guerrafondai, i profeti del vaccino e i dominatori dell’emergenza vogliono continuare a tiranneggiare senza opposizioni e senza rotture di scatole.

La tirannia global-sanitaria vuole trasformare l’appuntamento elettorale del 25 settembre in un semplice giro di boa.

Tutti i partiti e le coalizioni che ad oggi non devono raccogliere le firme per presentarsi hanno le mani sporche della farina draghiana.

Hanno tutti la “benedizione” dell’Oms, della Nato e dell’Unione Europea, strutture internazionaliste che non vogliono che l’Italia esca dalle difficoltà. Non vogliono curare nazioni e popoli. Loro non vogliono aiutare l’economia reale, ma continuare a dominare con il virtuale, la rete, il digitale, per non parlare di virus, clima e guerre.

Non a caso Draghi sorrideva beffardo nel giorno delle sue dimissioni, perché sapeva benissimo che, caduto lui, restava il pilota automatico della Ue.

Sono passate poche ore dalle sue dimissioni e già abbiamo la Lagarde che predica e ordina tagli.

Nel silenzio assordante di tutti i partiti presenti in parlamento.

In questo clima da tirannia orwelliana non ci si mettano i capi e capetti delle varie realtà della resistenza, i vari influencer o ex 5 stelle o ex comunisti, o ex quello che vogliono che per tornare in sella si mettono a litigare e dividere il fronte del dissenso.

In gioco non c’è più il futuro dei loro vecchi e rottamati partiti politici, né le loro carriere, ma la possibilità, con un’unica proposta anti-sistema di bloccare i progetti criminali di chi odia il popolo e lo vuole a catena e alla fame.

In gioco ci sono le vite e le libertà di milioni di connazionali…

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