L’opposizione – sostenuta da alcune ambasciate europee e dalle organizzazioni non governative globaliste – sta provando a impedire il lavoro del nuovo parlamento.
A guidare le proteste il presidente della repubblica (ancora per poco) Salome Zurabishvili.
Ancora una volta democrazia, sovranità e volontà popolare vengono calpestati…
La scintilla che ha fatto iniziare le proteste, è simile a quella che ha fatto scoppiare il Maidan in Ucraina nel 2014.
Stessi burattinai, stesso schema!
Il partito di maggioranza Sogno Georgiano, che non è assolutamente filorusso, ha sospeso fino al 2028 la richiesta della Georgia di entrare nella UE.
Ciò è abbastanza logico, la UE non ha riconosciuto l’esito delle elezioni in Georgia e sta facendo di tutto per destabilizzare il paese.
Bene sottolineare che il partito al potere non è filo russo, anzi, nel programma prevedeva addirittura l’integrazione nella UE, ma senza rinunciare alla propria sovranità e senza dovere entrare in contrapposizione con la Russia.
Il partito “Sogno Georgiano” sta lottando affinché la Georgia non venga trasformata in un secondo fronte e costretta a combattere contro la Russia.
La maggioranza dei georgiani non vogliono fare la fine dell’Ucraina.
Ora che l’Ucraina sta perdendo, la UE ha deciso di destabilizzare la situazione in Georgia, provare a prendere il potere lì e trasformare la Georgia in un secondo fronte contro la Russia.
La situazione è decisamente tesa e non è da escludere che qualcuno cominci a gettare altra benzina sul fuoco, come a Maidan.
Non dimenticate che i cecchini che spararono sulla folla a piazza Maidan nel 2014 erano georgiani agli ordini di Saakashvili.
I globalisti vogliono a tutti i costi la terza guerra mondiale!