L'Italia Mensile

BASTA CON LE MORTI SUL LAVORO!

L’uscita della notizia riguardante il fatto che nessun risarcimento sia dovuto alla famiglia del 18enne morto nell’alternanza scuola-lavoro è quanto più ignobile e disumano che l’Italietta capitalista avesse potuto partorire, e ciò sulla base del fatto che il 18enne non era capofamiglia (sic!).

L’alternanza scuola-lavoro è frutto del governo liberista Renzi del 2015 con la legge 107 dal comma 33 al 43, che autorizza le aziende a sfruttare gratuitamente i giovani studenti, i quali si vedono obbligati ad andare a effettuare lo stage, per avere la possibilità di essere promossi.

Questa forma di sfruttamento è assurda e addirittura come possiamo constatare nulla è dovuto allo studente che si infortuna o che addirittura perde la vita durante le ore di stage.

Cosa invece ben diversa accade nella fattispecie dell’apprendistato: ogni copertura assistenziale è prevista, anche se vi è lo stesso tipo di sfruttamento dato che i cosiddetti “apprendisti” hanno contratti collettivi nazionali da fame, ovviamente sottoscritti dagli avvoltoi dei sindacati confederali.

La maggior parte dei sostenitori della legge della “buona scuola” (alternanza scuola-lavoro) ovviamente appartengono a Confindustria, la quale non vedeva l’ora di poter avere l’opportunità di avere manodopera gratis e senza costo alcuno, magari pure licenziando qua e là: tutto in nome del profitto.

In Italia contiamo un triste e doloroso record: ogni giorno circa 3 morti sul lavoro, e a tale conteggio vanno aggiunti tutti quei lavoratori/lavoratrici che perdono la vita nel cosiddetto infortunio mortale “in itinere” cioè per recarsi al lavoro o per tornare a casa dal luogo lavorativo.

Si fa un gran parlare della sicurezza sui luoghi di lavoro, i sindacati confederali ogni tanto fanno 2 ore di sciopero (sic!), ma nulla di concreto in fatto di migliorie è stato apportato.

Anche perché tutti gli organi di vigilanza (Ispettorato del Lavoro, Inail, Inps) hanno drasticamente ridotto il personale adibito a tale mansione, oppure se vengono effettuate delle ispezioni, soprattutto nelle aziende più grandi, queste vengono “concordate” (usanza italica).

ITALIA LIBERA nasce anche dall’esigenza per dire basta allo sfruttamento dell’uomo sull’uomo, per la lotta per i diritti SOCIALI, contro la casta dei dominanti, che fino ad ora può permettersi di compiere qualunque scempio sulla pelle dei lavoratori, tanto resterà sempre impunito.

La nuova lotta di classe dei dominati contro i dominanti passa soprattutto nel far sì che cessi immediatamente questa mattanza!

BASTA ALL’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO!
OGNI VITA PERSA DI UN LAVORATORE CHIEDE GIUSTIZIA!
ITALIA LIBERA LOTTERÀ OGNI GIORNO NELLE PIAZZE, NELLE SCUOLE E NEI LUOGHI DI LAVORO, AL FIANCO DEI LAVORATORI E DEGLI STUDENTI!
Emanuele Fanesi-Coordinatore per l’Umbria di Italia Libera

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